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Il Ventennale del Partenariato tra Italia e Cina, nei giorni magici della Festa di Metà Autunno

2024-09-19 18:00

Filippo Bovo

Il Ventennale del Partenariato tra Italia e Cina, nei giorni magici della Festa di Metà Autunno

Nei giorni in cui la Cina celebra le Festa di Metà Autunno, come da suo tradizionale calendario lunisolare, altre cerimonie ancora si sono tenute a Ro

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Nei giorni in cui la Cina celebra le Festa di Metà Autunno, come da suo tradizionale calendario lunisolare, altre cerimonie ancora si sono tenute a Roma tra autorità italiane e cinesi per celebrare insieme il Settantacinquesimo Anniversario dalla Fondazione della Repubblica Popolare Cinese proclamata a Pechino il 1 ottobre 1949 e il Ventesimo dall'Istituzione del Partenariato Strategico Globale siglato tra Italia e Cina nel 2004. Per l'occasione erano convenuti da parte italiana alcune importanti personalità governative e parlamentari, come i Ministri Matteo Salvini e Adolfo Urso, il Presidente della Cassazione Cassano e varie altre figure delle istituzioni, della cultura, della diplomazia e delle imprese. I due importanti Anniversari sono andati così più che simbolicamente ad intrecciarsi con una millenaria festività come quella di Metà Autunno, e proprio per questo l'evento tenutosi tre sere fa ha trasmesso un'atmosfera ben più che magica a tutti i presenti. 

 

Nel suo discorso d'accoglienza, l'Ambasciatore cinese in Italia Jia Guide ha infatti espresso a tutti i numerosi ospiti italiani i suoi auguri per la Festa di Metà Autunno, ringraziandoli al contempo per i grandi sforzi sin qui profusi per fare dell'amicizia sino-italiana una realtà sempre più forte. Ha voluto ricordare quante gravose fatiche il suo Paese abbia dovuto affrontare, negli ultimi settantacinque anni, per giungere agli odierni livelli; tra queste, certamente, quella di darsi un percorso di sviluppo attinente alle proprie necessità e caratteristiche, e al contempo oggi di grande opportunità per il mondo intero. La Cina ha così potuto raggiungere anzitempo gli obiettivi del primo centenario, a partire dal portar fuori dalla povertà 700 milioni di persone, e può oggi concentrarsi su quelli del secondo, che si qualificano nella realizzazione di un Paese socialista moderno in ogni suo ambito. A maggiormente sottolineare la rilevanza di tali risultati, il fatto che siano stati raggiunti in modo del tutto pacifico, con l'adesione ad una politica estera indipendente e votata ai principi di pace, sviluppo, sicurezza, equità, giustizia e democrazia, secondo il traguardo della costruzione di una comunità umana dal futuro condiviso. 

 

Tale percorso, certamente non facile ma coronato da importanti vittorie, ha visto una cooperazione vantaggiosa per tutti: per anni il contributo cinese alla crescita mondiale e al superamento della povertà sono stati superiori rispettivamente al 30% e al 70%, mentre Pechino diveniva il maggior partner commerciale per 150 paesi e dava vita a 22 zone pilota di libero scambio. La Cina ha realizzato importanti piattaforme come la China International Import Expo e la China International Fair for Trade in Services, esprimendo tutta la propria volontà d'aprirsi al mondo intero; ne è ulteriore prova la nuova riforma volta a revocare ogni limitazione governativa agli investimenti esteri nel proprio settore manifatturiero, adottata nel recente Terzo Plenum del XX Comitato Centrale del PCC.

 

Sono stati molto fruttuosi i risultati dati in questi vent'anni dal Partenariato Strategico Globale tra Italia e Cina, permettendo ai due Paesi di meglio approfondire la propria conoscenza comune. Vi sono stati scambi di visite tra i rispettivi Presidenti, mentre cinque Primi Ministri italiani sono volati nel tempo a Pechino per istituire importanti organismi congiunti come il Comitato Intergovernativo Italia-Cina, il Comitato Misto sulla Cooperazione Economica, oltre ad importanti iniziative come la Settimana Cina-Italia della Scienza, della Tecnologia e dell'Innovazione, o ancora il comune Forum Culturale. Ciò ha indicato la fiducia tra i due Paesi ad avviare e sostenere una cooperazione reciprocamente vantaggiosa che ha conosciuto una robusta crescita: il commercio bilaterale è aumentato di sette volte, passando da 10 a 70 miliardi di dollari per tre anni consecutivi, fino a rendere la Cina primo partner commerciale per l'Italia in Asia. La cooperazione scientifica e tecnologica ha visto i suoi frutti nell'allunaggio della Missione Chang'e 6, mentre la grande nave da crociera “Adora Magic City” reca con sé il marchio del “Made in Italy”; sempre più prodotti agroalimentari italiani giungono nei negozi e nelle tavole cinesi e sempre più italiani a loro volte apprezzano il prodotto ad alta tecnologia Made in China. 

 

Non meno rilevanti sono stati i rapporti culturali ed interpersonali, con un numero di voli diretti tra i due Paesi passati da meno di dieci ad oltre settanta alla settimana, fino a trasformare l'Italia nella meta turistica più ambita ed apprezzata dai visitatori cinesi. Ottantotto tra regioni, province e comuni italiani hanno stabilito gemellaggi con altrettanti enti locali cinesi, e non di meno è avvenuto per l'approfondimento reciproco nei rapporti tra i siti storici, culturali e paesaggistici UNESCO la cui crescita avviene con un ritmo parallelo tanto in Cina quanto in Italia. Con calore l'Ambasciatore Jia Guide ha voluto ricordare come in Cina i biglietti per le mostre d'arte italiana siano oggi tanto contesi da raggiungere spesso prezzi davvero molto importanti, mentre anche il Piccolo Coro dell'Antoniano vede intorno a sé un grande numero d'estimatori. Ancora, tra gli studenti internazionali in Italia, ben trentamila sono cinesi, a farne il numero più cospicuo. 

 

Anche diplomaticamente, il rapporto tra Italia e Cina è connotato da grandi segni di positività, con una cooperazione multilaterale sempre più promossa dalla stretta comunicazione mantenuta tra i due paesi nelle varie sedi internazionali come l'ONU e il G20. Il rafforzamento inoltre della cooperazione in fondamentali settori come la governance globale, i cambiamenti climatici, la biodiversità e l'intelligenza artificiale possono fornire ulteriori strumenti atti a meglio sostenere congiuntamente le grandi sfide globali. 

 

Come noto, per celebrare il Ventennale del Partenariato Strategico Italia-Cina e il Settecentenario dalla morte di Marco Polo, nel luglio scorso la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è giunta in visita in Cina, imprimendo un nuovo salto di qualità allo storico rapporto sino-italiano. L'intenzione reciprocamente sentita di rilanciare il Partenariato ha visto la sottoscrizione di un Piano d'Azione Triennale volto al suo rafforzamento, che abbraccia enormi prospettive di cooperazione in settori come l'economia, il commercio e gli investimenti, la finanza, l'innovazione scientifica e l'istruzione, lo sviluppo verde e sostenibile, l'assistenza sanitaria e gli scambi culturali ed interpersonali. Mentre solo pochi giorni fa, per la seconda volta nel corso dell'anno, il Ministro del Commercio cinese, Wang Wentao, è giunto in Italia incontrando il Ministro degli Esteri Antonio Tajani e quello delle Imprese Adolfo Urso. 

 

Entrambe le parti hanno concordato sui rischi che l'indagine anti-dumping avviata da Bruxelles sulle autovetture elettriche cinesi potrebbe avere per la cooperazione tra Cina ed UE; a tal proposito, le parti italiane hanno ribadito il loro sostegno affinché tra Pechino e Bruxelles tale frattura si possa sanare col ricorso alla mediazione e al dialogo, e ricordato la piena disponibilità dell'Italia ad accogliere sul proprio suolo gli investimenti delle Aziende automobilistiche cinesi. L'indagine portata avanti dall'UE può tuttavia scontrarsi con questa scelta strategica dell'Italia, frustrando non soltanto le prospettive di cooperazione tra Cina ed Europa ma anche tra Cina ed Italia: ciò ne fa un'ulteriore ed importante sfida che i due Paesi si troveranno a dover unitamente sostenere. Nonostante alcuni recenti eventi internazionali abbiano suo malgrado trascinato l'Italia in scelte non sempre facili e condivisi, la fiducia tra i due Paesi rimane dunque alta e produttiva, e ne sarà ulteriore prova la prossima visita in Cina del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. 

 

All'evento tenutosi nei giorni scorsi, ha presenziato inoltre l'Ambasciatore Guang Defu, Rappresentante Permanente della Repubblica Popolare Cinese per l'Alimentazione e l'Agricoltura presso la FAO a Roma che a breve concluderà il suo mandato per svolgere altrove nuovi importanti incarichi, e che ha voluto rivolgere a tutti i presenti il proprio saluto. Entrato in carica nel 2020, s'è sempre contraddistinto per il forte impegno alla cooperazione globale in campo agricolo ed alimentare, fornendo quel punto di vista cinese rivelatosi in molte occasioni più che essenziale alla salute di questioni tanto comuni come la lotta alla fame e il potenziamento delle produzioni. 

 

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